Pisa: Discussione a partire dal ventennale del G8

Riceviamo e pubblichiamo:

Ripercorrendo ciò che è successo a Genova, ci chiediamo: è possibile la memoria, senza che essa divenga simbolo, e la lotta liturgia? E la solidarietà come decidiamo di esprimerla? Quali sono le molteplici forme possibili per contribuire ad una lotta e per sabotarne le dinamiche interne di potere, recupero e autorità?

La vita è lotta e, spesso, la lotta costa la vita. Per questo la lotta non può ridursi a un mero fatto politico. Sono passati quasi 20 anni da quel luglio 2001 a Genova… tanti, quei giorni, scesero in strada. Tra questi ci fu chi portava avanti un tentativo di creare rappresentanza politica, pronto a individuare e distinguere i buoni dai cattivi. Ma qualcosa andò storto: diverse individualità, provenienti da tutto il mondo, decisero di non delegare a nessun leader l’espressione della propria rabbia, di non farsi schiacciare dalla collettività di un Movimento, ma di esprimere semplicemente sé stessi e le loro cattive passioni.

Il ventennale del G8 è alle porte: già ci aspettiamo di dover assistere ai beceri teatrini militanti di gente della stessa pasta di coloro che allora si dissociarono, dando la caccia ai black bloc e deplorando la rabbia randagia che invase le strade di Genova.

Perchè parlare oggi di quelle giornate? Perchè esistono ancora individui pronti a mettere in gioco sé stessi per un desiderio. Perchè, come vent’anni fa, vediamo anche oggi proseguire indisturbati i tentativi, da parte dei leader di movimento, di egemonizzare le lotte. Perchè dimenticare il passato e le responsabilità è solo un buon modo per far si che molti abbiano ancora vita facile. Per non dimenticarci di chi, da fuori e dentro le carceri, sta pagando con la propria vita la repressione da parte dello Stato: chi si è suicidato all’interno della propria cella perché la vita in una gabbia è insopportabile, chi è stato ammazzato di botte dai secondini per sedare le rivolte carcerarie del marzo 2020, chi è incarcerato o sottoposto a misure di sorveglianza per aver provato a dare spazio a un modo di vivere altro rispetto alla miseria quotidiana che tanti provano a farci accettare passivamente.

DISCUSSIONE Mercoledi 2 Giugno 2021 ore 15.00 – Piazza S.Caterina, Pisa