Operazione Ardire – Arresti e perquisizioni in tutta Italia.

All’alba del 13 Giugno i ROS mettevano in atto oltre 40 perquisizioni, 24 avvisi d’indagine e 10 arresti grazie all’ennesima operazione repressiva orchestrata dal Pm di Perugia Manuela Comodi, vecchia conoscenza dell’anarchismo italiano negli ultimi anni. L’operazione “Ardire”, questo il suo nome, già ci fa comprendere di che pasta sono fatti questi soggetti difensori dell’ordine democratico. Lo stato e i suoi cani da guardia  sono rimasti spiazzati dal mutare degli eventi e dalle nuove forme (anti)organizzative messe in piedi dai compagni che attuano l’azione diretta in questo e altri paesi. Non avendo a che fare con strutture rigide ma fluide, in continuo divenire e con una forza distruttrice non riconducibile a nessun vertice ma ad una moltitudine di individui che si aggregano per affinità e che hanno come obiettivo solo l’azione diretta, questi infimi gregari devono per forza colpire nel mucchio andando a contravvenire alle loro stesse idee di “democrazia giuridica” che li obbligherebbe a punire solo i diretti responsabili di un atto criminoso. Brancolando nel buio e innervositi dall’ennesima figuraccia che hanno fatto sul caso Adinolfi, tirano fuori dal cilindro nomi di persone già conosciute gravandole, come se non fosse già sufficiente, di ulteriori accuse. Mi riferisco in particolare ai compagni Marco Camenish e Gabriel Pombo da Silva già in carcere da diversi anni e ormai evidenti capri espiatori di tutto quello che succede (o non succede) nell’ambiente anarchico insurrrezionalista. Lo scopo è chiaro: far sprofondare nella voragine della galera tutti i compagni anarchici e rivoluzionari che non scendono a compromessi con l’esistente. Hanno colpito nel mucchio e questo è evidente. Mentre scriviamo le compagne e i compagni incarcerati sono in isolamento. Facciamo sentire la nostra focosa solidarietà con tutti i mezzi possibili,  fino alla totale distruzione dell’esistente che ci opprime come individui.

Per l’Anarchia!

Fonte: Velena