Sappiamo che la polizia tortura e uccide nelle carceri: i video di sorveglianza del carcere di Santa Maria Capua Vetere mostrano i pestaggi della penitenziaria a danno dei detenuti, in quello di Modena durante una rivolta la polizia ha sparato e sono morti 9 reclusi, non può essere un caso.
Sappiamo che la polizia è violenta: carica le persone che si trovano per strada dopo il coprifuoco e spara senza remore per intervenire i questioni futili, come è avvenuto in Colonne di San Lorenzo.
Sappiamo che la polizia è razzista: aggredisce con manganellate e insulti persone afrodiscendenti non appena ne ha l’occasione, come è avvenuto davanti al Macdonald’s di Piazza XXIV Maggio.
A fronte di tutto ciò non possiamo restare a guardare, alla violenza dello Stato rispondiamo con la rabbia sociale. In diverse parti del globo questa rabbia ha dato vita a rivolte popolari che hanno fatto tremare i potenti della Terra: la grande ribellione avvenuta negli Stati Uniti in seguito all’omicidio di George Floyd ne è solo un esempio. Anche qui a Milano e in altre città sono stati diversi gli episodi di resistenza all’arroganza poliziesca.
L’invito quindi è di guardarsi attorno e e riconoscere chi ci può essere complice nell’affrontare insieme il problema della violenza poliziesca.
MA QUALI MELE MARCE, ABBATTIAMO L’ALBERO!
Domenica 11 Luglio, ore 17.00, Piaqzza XXIV Maggio, Milano
