Marsiglia: Azione coordinata contro alcune telecamere

Nella notte tra lunedì 17 e martedì 18 ottobre 2022, 8 telecamere sono state distrutte dal fuoco in un’azione coordinata nel centro di Marsiglia. La nostra città è la seconda più sorvegliata di Francia, viene utilizzata come terreno di sperimentazione per le tecnologie di sicurezza: progetto BigData per la tranquillità pubblica, telecamere ad ogni angolo di strada (1.558 in totale), riconoscimento facciale, video tagging. Si tratta di progetti dai costi enormi (7 milioni di euro all’anno per la manutenzione della rete di telecamere e 25.000 euro per l’installazione di una telecamera) le cui spese alimentano una visione politica razzista e borghese basata sulla paura e sul desiderio di controllare tutto. La videosorveglianza normalizza il nostro comportamento e scoraggia le azioni sovversive.

Ci rifiutiamo di essere osservati nei nostri ambienti di vita, nelle nostre interazioni quotidiane, nella nostra intimità.

Non vogliamo che i nostri quartieri diventino sterili e che Marsiglia diventi una località turistica.

Non li lasceremo andare oltre nella loro fantasia di gestire e controllare le nostre vite.

Il cambiamento climatico, il crollo della biodiversità, l’inflazione, la crisi energetica, la messa in discussione del diritto di sciopero, l’ascesa del fascismo… Mentre dovremmo resistere alla devastazione ecologica e sociale in atto, rimaniamo impietriti di fronte a questi sistemi repressivi.

Smantelliamo, sabotiamo e diamo fuoco alle infrastrutture di sorveglianza.

Mentre lo sciopero delle raffinerie mantiene alta la pressione sullo Stato e sui capitalisti, sta emergendo un movimento di protesta più ampio. Studenti, portuali, marinai, femministe, ferrovieri, insegnanti… tutti chiedono uno sciopero generale per martedì 18 ottobre.

In un contesto di forte mobilitazione, azioni offensive, ripetute e decentrate possono rafforzare l’equilibrio di potere. Ovunque, nelle nostre città e nei nostri quartieri, cominciamo a liberare le strade dalle telecamere e poi continuiamo l’offensiva. Organizziamoci in gruppi d’azione, rafforziamo le nostre reti di lotta, uniamoci alla resistenza!

Fonte: sansnom.noblogs.org

Traduzione: Inferno Urbano