Apprendiamo dai media di regime che al termine delle indagini, durate alcuni giorni, gli uomini della Digos di Cremona hanno indagato in concorso tra di loro, con l’accusa di deturpamento e imbrattamento di cose altrui, quattro compagn*. Nei giorni scorsi in vicolo Pertusio erano spuntate alcune scritte in solidarietà con Alfredo Cospito, attualmente detenuto in regime di 41 bis nel carcere di Bancali e in sciopero della fame dal 20 ottobre scorso. Le scritte “ALFREDO LIBERO, NON MORTO 41 BIS=TORTURA” e “LO SAPEVI CHE DIO E’ MORTO?” sono state fatte in 2 momenti differenti, la prima a cavallo della mezzanotte tra il 6 e il 7 dicembre, mentre la seconda tra il 7 e l’8 dicembre.
Ai compagni va tutta la nostra solidarietà.
ALFREDO LIBERO! TUTTI/E LIBERI/E!