Atene, Grecia: Rivendicazione dell’incendio doloso di alcuni veicoli della SPEEDEX da parte della “Minaccia anarchica”

Ci assumiamo la responsabilità dell’incendio doloso di alcuni veicoli (furgoni/camion) che si trovavano fuori dal negozio SPEEDEX di Botanico la mattina del 27 novembre.

Con questo testo non vogliamo sottoporvi un resoconto analitico della miseria quotidiana, ma vogliamo che faccia parte del materiale promozionale insurrezionale. L’attacco al meccanismo capitalista, e ai suoi piccoli pezzi di merda, è a un punto cruciale poiché stiamo raggiungendo (di nuovo) una crisi socio-politica ed economica che porta, con precisione chirurgica, ad un impoverimento crescente della popolazione, alla disoccupazione, al caro degli affitti e ad una nuova ondata repressiva nei confronti della base sociale. In questo presente distopico, l'”eccellenza” giudiziaria, mano nella mano con i politici e con tutti i tipi di auto-immolatori statali, salva e assolve stupratori, assassini (vedi il caso Korkoneas/Zack), mentre imprigiona, condanna e reprime le persone in difficoltà ed emarginate. La tragedia della realtà in cui viviamo sembra essere senza fine, e tutti assistono in silenzio come spettatori non coinvolti, “ribellandosi” mediaticamente (in questo testo non faremo critiche a questi individui che mantengono e perpetuano un mondo liberaldemocratico).

Dedichiamo questa azione a tutti i corrieri e ai fattorini che, negli anni del Covid, hanno vissuto in condizioni lavorative disastrose, caricandosi sulle spalle le insane esigenze di tutti i piccoli borghesi e non che, nel tentativo di non annoiarsi, ignorando la possibilità di mettere un freno alle misure e alle condizioni di lavoro disumane, imposte dagli uffici delle Poste Elleniche, dalle Poste Generali, dall’ACS, hanno seguito alla lettera i dettami del sistema capitalista: CONSUMARE-CONSUMARE-CONSUMARE. In una città vuota, per un anno e mezzo, i furgoni dei corrieri e dei fattorini hanno invaso le strade della città, raccogliendo la rabbia sociale dei “pacchi in ritardo”. Il cannibalismo sociale al suo meglio, mentre i padroni si sfregano le mani. Prendendo esempio dalla lotta dello SVEOD e dei distributori contro l’e-food, vogliamo criticare aspramente l’apatia, il vittimismo e la mancanza di organizzazione del resto dei lavoratori contro i padroni e lo Stato, che anno dopo anno stanno guadagnando terreno nei luoghi di lavoro. Riprendiamocelo con la forza.

Dedichiamo l’attacco anche agli 11 militanti turchi e al compagno Alfredo Cospito che sono in sciopero della fame, e a tutti i compagni che sono in sciopero della fame in solidarietà con lui. Con questa azione mandiamo segnali di fuoco e di solidarietà a tutti i prigionieri politici del mondo.

Solidarietà ai compagni K., Panagiotis B., Lambros B. recentemente incarcerati.

P.S.1.: Al momento della stesura di questo comunicato siamo inondati dalla rabbia per l’attacco omicida dei bastardi in uniforme contro un ragazzo rom di 16 anni.

P.S.2: Non preoccupatevi, presto ci occuperemo di voi.

RENDIAMO L’ANARCHIA DI NUOVO UNA MINACCIA

Minaccia anarchica

Fonte: athens.indymedia.org via darknights.noblogs.org

Traduzione: Inferno Urbano