Amburgo, Germania: Rivendicazione dell’attacco incendiario contro un camion della ditta Strabag in solidarietà con Alfredo Cospito e con chi combatte e difende il villaggio di Lützerath

Riceviamo, traduciamo e pubblichiamo:

Amburgo, Germania: Rivendicazione dell’attacco incendiario contro un camion della ditta Strabag in solidarietà con Alfredo Cospito e con chi combatte e difende il villaggio di Lützerath

In solidarietà con l’anarchico Alfredo Cospito in sciopero della fame, la notte del 5 gennaio a Schanze (quartiere notoriamente ribelle di Amburgo*) abbiamo dato fuoco a un camion della ditta Strabag. Strabag non costruisce solo prigioni. A partire dalla lotta per la foresta di Dannenröder (occupata e difesa dalla costruzione di un’autostrada*), è stata spesso oggetto di attacchi perché parte attiva nella distruzione della natura. Il nostro fuoco vuole anche dare forza a coloro che combattono a Lützerath (villaggio occupato e difeso dalla società energetica RWE e dalle forze repressive dello Stato, che vogliono consentire l’espansione di una miniera di carbone*).e dintorni. Lo sgombero è iniziato in questi giorni.

“Siamo solidali con Alfredo Cospito, che dal 20 ottobre 2022 è in sciopero della fame contro il regime di isolamento del 41-bis e contro l’ergastolo ostativo. Le sue condizioni di di salute sono leggermente migliorate rispetto alle settimane precedenti. Ha perso molto peso, la sua salute è relativamente stabile, ma la situazione potrebbe precipitare in qualsiasi momento. Altri due compagni italiani, Anna, Juan e Ivan Alocco, prigioniero in Francia, stanno sostenendo Alfredo attraverso uno sciopero della fame. Toby Shone, detenuto in Inghilterra, sostiene Alfredo rifiutando il cibo per diversi giorni alla settimana.

Siamo solidali anche con Thanos Chatziangelou, membro dell’organizzazione Azione Anarchica, che il 19 dicembre è stato trasferito forzatamente dalla prigione di Korydallos a quella di Nigrita, a Serres. Lo stesso giorno Thanos ha iniziato uno sciopero della fame e della sete. Il compagno era coinvolto nelle recenti mobilitazioni nelle carceri greche contro il nuovo codice penale, mobilitazioni che hanno coinvolto moltissimi prigionieri e che sono durate diversi mesi.

Il 25 dicembre è stato trasferito all’ospedale di Nigrita, dove è sorvegliato 24 ore su 24 dalla polizia. La sera del 31 dicembre i medici, sulla base di un ordine del pubblico ministero, hanno tentato di sottoporlo ad un tentativo di alimentazione forzata. Thanos ha resistito e ha interrotto le iniezioni di siero. L’alimentazione forzata è una tortura! Le richieste del nostro compagno devono essere accolte! Le motivazioni del suo trasferimento devono essere chiarite e deve fare ritorno nella prigione di Korydallos.

Altri cinque compagni anarchici Greci hanno iniziato uno sciopero della fame in solidarietà con lui.

Siamo solidali con gli 11 compagni turchi detenuti in Grecia: Ali Ercan Gökoğlu, Burak Agarmış, Hasan Kaya, Sinan Çam, Şadi Naci Özpolat, Halil Demir, Anıl Sayar, Harika Kızılkaya, Hazal Seçer, Sinan Oktay Özen, İsmail Zat. Sono in sciopero della fame dal 7 ottobre, chiedono un processo equo e l’immediata revoca dei 133 anni di carcere che hanno ricevuto collettivamente dal tribunale. Rivendicano inoltre i loro diritti, che gli sono stati negati durante l’arresto, e il loro status legale in Grecia. Molti prigionieri sono solidali con loro.

Queste sono le parole che vogliamo condividere dalla chiamata per il corteo “NO PRISON, NO NATION, STOP ISOLATION” dell’8 gennaio a Berlino.

Libertà per tutti i prigionieri! Abbasso le mura delle prigioni e le compagnie energetiche!

Fonte: de.indymedia.org

Traduzione: Inferno Urbano