Volantino contro il carcere distribuito nei mercati rionali di Taranto

Riceviamo e diffondiamo:

Domenica 31 Gennaio un piccolo gruppo di nemici e nemiche delle galere (non appartenenti ad alcuna associazione o partito politico) si è ritrovato sotto le mura del carcere di Taranto per portare un rumoroso e calorosissimo saluto a tutti i detenuti e a tutte le detenute, che sin da subito hanno risposto con sonori fischi e urla.

Indipendentemente da ciò di cui i reclusi vengono accusati, quello che ci ha spinto a muoverci è il desiderio di lottare contro l’esistenza di tutte le strutture carcerarie, in quanto luoghi disumani di cui lo stato si serve per punire chi non si allinea alle sue regole.Rispetto al momento che stiamo vivendo è ormai palese che le scellerate disposizioni governative messe in atto per affrontare l’emergenza Covid non sono altro che un chiaro attacco alle libertà basilari di tutti, reclusi e non. Con la differenza che all’interno delle carceri la situazione è ancora più opprimente e pericolosa, in quanto fra l’assenza di cure sanitarie adeguate e la convivenza forzata di più persone in spazi ristretti, il rischio di contagiarsi e di morire è nettamente maggiore.

Nel marzo 2020 chi ha provato a salvarsi la vita rivoltandosi è stato brutalmente represso. Di ciò ne è testimonianza diretta anche la morte dei 14 detenuti avvenuta per mano delle forze dell’ordine.

Crediamo che essere solidali nei confronti di chi si ribella ai propri aguzzini, in carcere come altrove, sia un atto doveroso di dignità e coraggio che può ancora infastidire i responsabili dell’oppressione che stiamo vivendo.

Per questo pensiamo che sia necessario continuare a farlo.

Ciò che abbiamo vissuto al di fuori di quelle infami mura dimostra che lottare contro l’istituzione carceraria e contro chi detiene le chiavi della società-galera in cui viviamo è sempre possibile.

CONTRO LO STATO, IL VIRUS PIU’ PERICOLOSO, RIPRENDIAMOCI LE NOSTRE VITE!

CONTINUAMO A LOTTARE CONTRO LE GALERE E CHI NE DETIENE LE CHIAVI!