Solidarietà ad Alfredo Cospito

Riceviamo e pubblichiamo:

Dopo il colpo di scena arrivato in data 8 Febbraio 2023 depositato in segreteria dove l’avvocato sostituto procuratore Piero Gaeta chiede alla Corte di Cassazione l’annullamento del regime del 41 bis, Alfredo ha riferito al suo avvocato Caterina Calia che non vuole suicidarsi ma lottare contro il 41 bis.

Ha ricominciato a prendere il potassio gli integratori e il miele. Alfredo ha iniziato il suo sciopero della fame il 20 ottobre 2022 come strumento di lotta un meccanismo di protesta non violenta usata fin dall’antichità. Una lotta che al giorno d’oggi viene usata soprattutto per il raggiungimento dei diritti fondamentali negati dallo Stato e da chi ci governa e per protestare contro le ingiustizie inflitte…Eh sì perché il 41 bis è tortura..

Alfredo vuole vivere, ogni cellula del suo corpo ha resistito per ben 118 giorni, e ancora oggi resiste contro il suo sciopero della fame. Il suo sciopero è per tutti, non solo per se stesso, vuole vivere e vuole che anche gli altri detenuti, che sono ristretti nel regime del carcere duro possano vivere.

Una pena di morte mascherata, l’abisso e la voragine del 41 bis, una condizione di totale isolamento, inumano e degradante. La prolungata restrizione può provocare anche effetti dannosi sociali e mentali. L’ergastolo è intollerabile, ricordiamo che in Italia l’ergastolo ostativo, è una pena perpetua e immutabile, non è possibile avere nessun beneficio a meno ché non si collabori con la giustizia, scambiando la propria libertà con quella degli altri, è un’altro orrore legalizzato “fine pena mai, 31/12/9999” ..Una data che spaventa, che ti ammazza, che ti seppellisce definitivamente lasciandoti vivo.

Morire di pena è intollerabile. Un mondo senza galere è possibile. Tutti insieme possiamo vincere la nostra lotta, conoscenza e sostegno pubblico, queste sono le nostre armi di battaglia. In attesa del 24 Febbraio dove ci auguriamo che la Cassazione abbia il coraggio di fare la scelta giusta e revochi il 41 bis ad Alfredo.

Mandiamo la nostra solidarietà ad Alfredo e a tutti i compagni prigionieri.

Un abbraccio anarchico e rivoluzionario

Luna – Beppe – Samira