Russia: Un mese di attacchi incendiari contro la guerra

Shchiolkovo (regione di Mosca)

La notte del 16 ottobre, intorno all’1:30, uno sconosciuto ha lanciato una bottiglia molotov contro la finestra di un centro di reclutamento, mandandola in frantumi e provocando un vasto incendio all’interno del locale. È la seconda volta che l’ufficio viene attaccato in questo modo. La prima volta fu il 18 maggio e in quell’occasione, nell’incendio, andarono distrutti diversi mobili e i documenti personali dei coscritti.

Votkinsk (Volga)

La notte del 14 ottobre, uno sconosciuto ha fatto irruzione in un centro di reclutamento (davanti al quale si trovavano due poliziotti) passando da un edificio vicino, ha rotto la finestra laterale di uno degli uffici al primo piano e ha lanciato una molotov all’interno. Il personale di guardia, appena sentito il rumore del vetro che andava in frantumi, è accorso per spegnere il fuoco ma la maggior parte dei documenti sono andati distrutti nell’incendio.

Archangel (Bashkiria)

Nella notte tra l’8 e il 9 ottobre, uno sconosciuto ha lanciato una molotov contro la finestra di un centro di reclutamento, causando ingenti danni al suo interno.

Goryachi Klyuch (Krasnodar)

La notte del 6 ottobre, intorno all’1:00, uno sconosciuto ha lanciato due molotov contro un centro di reclutamento. All’ingresso dell’edificio è scoppiato un incendio, ma le guardie hanno sentito il rumore dei vetri che si rompevano e l’incendio è stato spento ancor prima che si propagasse.

Zyuzino (regione di Mosca)

Il 5 ottobre, nel villaggio di Zyuzino, uno sconosciuto si è introdotto di notte all’interno di un terreno recintato su cui stazionava un’unità militare e ha lanciato quattro bottiglie molotov contro una baracca. Due delle bottiglie si sono rotte e hanno preso fuoco, danneggiando il rivestimento esterno dell’edificio.

Salavat (Bashkiria)

La notte del 3 ottobre, alcuni sconosciuti hanno lanciato una molotov contro l’ufficio della sezione locale del Partito Comunista (che sostiene attivamente il regime nella guerra in Ucraina). L’incendio è stato domato ma l’ufficio è stato invaso da fumo e cenere. Ricordiamo che il 24 settembre, sempre a Salavat, era stato bruciato l’ingresso della sede del partito Russia Unita (il partito di Putin, al potere) con alcuni pneumatici in fiamme.

Tuva (Siberia)

Il 1° ottobre, intorno alle 2:00 del mattino, è stato incendiato un centro di reclutamento nel distretto di Kyzylsky, in via Shakhterskaya 28. L’entità dei danni non è stata resa nota.

Novosibirsk (Siberia)

La mattina del 29 settembre, poco dopo le 6:00, sono state lanciate alcune bottiglie molotov contro due finestre dei centri di reclutamento nei quartieri Kirov e Lenin della città. In uno degli uffici è scoppiato un vasto incendio.

Zimovniki (Rostov)

La notte del 28 settembre, uno sconosciuto ha rotto una finestra del centro amministrativo del distretto di Zimovnikovsky e, usando una tanica di benzina, ha dato fuoco all’ufficio del capo del dipartimento. L’incendio è stato spento solo un’ora dopo e l’ufficio è andato completamente distrutto.

Vladivostok (Estremo Oriente Russo)

Il centro di reclutamento in via Cheryomukhovaya è stato attaccato per due giorni di seguito. La notte del 27 settembre uno sconosciuto si è avvicinato a una finestra dell’edificio ed è riuscito ad appiccare il fuoco al suo interno, prima che il personale di sicurezza accorso sul posto riuscisse a spegnerlo. Il giorno successivo, il 28 settembre, intorno all’1:00 di notte, una bottiglia molotov ha provocato un vasto incendio in un edificio vicino, anch’esso adibito a centro di reclutamento, dopo che una finestra era stata distrutta a martellate.

Ust-Ilimsk (Siberia)

Il 26 settembre, nella regione di Irkutsk, il giovane Ruslan Zinin si è recato volontariamente al centro di reclutamento e ha sparato alla testa del comandante del centro, dopo aver dichiarato “Nessuno combatterà” e “Ora andremo tutti a casa!”.

Ruzaevka (Mordovia)

Il 25 settembre a Ruzaevska, verso le 4:00 del mattino, due bottiglie molotov sono state lanciate contro la finestra dell’ufficio di reclutamento. Le fiamme hanno completamente distrutto uno degli uffici.

Kirovsk (regione di Leningrado)

La notte del 25 settembre, alcuni sconosciuti hanno praticato un foro nel telaio della finestra a doppio vetro dell’ufficio matricola militare, per poi far passare attraverso questo foro un tubo collegato a una tanica di benzina, appesa alla grata della finestra. L’incendio è scoppiato intorno alle 5:30 del mattino e ha avvolto una parte dell’ufficio.

Chernyakhovsk (regione di Kaliningrad)

La notte del 25 settembre, nella città di Chernyakhovsk, è stata lanciata una molotov contro l’edificio che ospita un centro di reclutamento. Secondo la polizia, il fuoco è stato appiccato a “un pannello informativo situato sulla porta dell’ufficio”. I piromani sono riusciti a fuggire.

Kansk (Territorio di Krasnojarsk)

La notte del 24 settembre, intorno all’1:00, è scoppiato un incendio nell’ufficio di registrazione e arruolamento militare in via Korosteleva. I vigili del fuoco hanno impiegato più di 20 minuti per spegnere l’incendio, senza riuscire a salvare i mobili dell’ufficio che è andato completamente distrutto.

Salavat (Bashkiria)

La notte del 24 settembre, viene dato fuoco all’ingresso e al corridoio della sede del partito Russia Unita (il partito di Putin, al potere) con pneumatici in fiamme.

Khabarovsk (Estremo Oriente Russo)

La notte del 23 settembre, intorno alle 6:00, due uomini hanno attaccato il centro di reclutamento del distretto di Industrialny, lanciando una molotov dopo aver rotto una finestra. L’incendio si è esteso a due uffici, alla sede del Dipartimento per la Mobilitazione e al deposito dove erano conservati i documenti dei coscritti, molti dei quali sono stati bruciati.

Volgograd (Volga)

Nella notte del 23 settembre, ignoti hanno tentato di dare fuoco alla sede del Partito Comunista (attivo sostenitore della guerra contro l’Ucraina), nel quartiere di Kirov: fasci di carta imbevuti di alcol etilico sono stati infilati sotto la porta di legno e poi dati alle fiamme, mentre un “No alla guerra!” è stato lasciato sulla porta d’ingresso dell’edificio. Sebbene l’incendio sia stato rapidamente spento dai sostenitori del partito, in un comunicato stampa hanno affermato che “l’edificio ha riportato gravi danni e la porta dovrà essere sostituita”.

Tolyatti (Samara)

Nella notte del 22 settembre, all’indomani del decreto di mobilitazione parziale annunciato da Putin, la porta dell’edificio che ospita l’amministrazione comunale di Tolyatti, situato in via Belorusskaya, è stato dato alle fiamme, intorno alle 3:45 del mattino.

Lomonosov (regione di Leningrado)

La notte del 22 settembre, il giorno dopo il decreto di mobilitazione parziale annunciato da Putin, un centro di reclutamento è stato dato alle fiamme. Un ufficio al primo piano ha preso fuoco. Viktor Melnikov, uno studente di chimica di vent’anni, è stato arrestato. Durante l’interrogatorio ha dichiarato che il suo gesto era finalizzato a contrastare la mobilitazione.

Gai (Orenburg, Volga)

La notte del 22 settembre, il giorno dopo l’annuncio del decreto di mobilitazione parziale da parte di Putin, l’ingresso di un centro di reclutamento è stato cosparso di liquido infiammabile e dato alle fiamme. L’incendio è stato rapidamente spento, ma una delle pareti del centro è rimasta gravemente danneggiata.

Nizhny Novgorod (Volga)

La sera del 21 settembre alle 21:00 circa, giorno del decreto di mobilitazione parziale annunciato da Putin, uno sconosciuto si è avvicinato al centro di reclutamento del distretto di Kanavinsky, ha rotto una finestra e ha lanciato una molotov. La porta e parte del centro sono stati danneggiati.

(Dati presi dalla stampa russa nel periodo compreso fra il 22 settembre e il 16 ottobre 2022. Questa panoramica non è esaustiva: non abbiamo incluso le molte molotov lanciate che hanno mancato il bersaglio, né l’attacco di un fascista che è stato poi arrestato sul posto (come ad esempio a Uryupinsk il 26 settembre). Abbiamo preferito tralasciare i casi di cui non abbiamo certezza (come quello di Cherkessk il 15 ottobre)).

Mappa Mediazona, 13 ottobre 2022: 67 attacchi (o tentati attacchi) incendiari “contro la guerra” registrati in Russia dall’invasione dell’Ucraina a febbraio (34 prima dell’inizio della mobilitazione e 33 dal 21 settembre), la maggior parte dei quali sono stati compiuti contro uffici per il reclutamento militare, amministrazioni comunali, sedi di Russia Unita e del Partito Comunista.

Fonte: sansnom.noblogs.org via darknights.noblogs.org

Traduzione: Inferno Urbano