Resistenza, Solidarietà e Ribellione sociale contro i decreti di governo, militari e multinazionali

Riceviamo e pubblichiamo:

Denunciamo la eccezionale gravità della situazione italiana dopo i recenti provvedimenti governativi che attuano per una parte della popolazione un ricatto terribile con la perdita del lavoro cancellando ogni diritto e libertà per tanti lavoratori e cittadini che vengono discriminati e segregati non potendo più avere nessuna vita sociale, poter prendere un treno o un autobus, poter entrare in un luogo pubblico o privato. Apartheid, umiliazione, in pratica cedere al ricatto o invito esplicito al suicidio.

Come anarcosindacalisti in un sindacato che da più di cento anni e più di ogni altro ha fatto sua la bandiera della libertà e della difesa dei lavoratori e delle fasce deboli della popolazione, ci stringiamo e lottiamo con chi è sospeso, ha perso o sta perdendo il lavoro. Denunciamo l’aspetto classista e reazionario di questa operazione, che ricatta e punisce in nome del profitto e del controllo sociale, non certo della salute pubblica che il potere continua a distruggere e smantellare.

Ribadiamo la necessità di salvaguardare la libera scelta di tutti (chi vuole vaccinarsi e chi non vuole) rivendicando nel contempo la necessità della più ampia circolazione e diffusione di tutte le informazioni scientifiche, per un utilizzo e accesso gratuito ad ogni tipo di cura e di misura preventiva che garantisca lo stato di salute.

Chiediamo il ritiro immediato dei decreti che tolgono lavoro e libertà e invitiamo tutti a una nuova stagione di lotte che alzi il livello del conflitto di classe saldando queste richieste con le altre emerse in questa fase dalle lotte del mondo del lavoro (contro licenziamenti, delocalizzazioni, caporalato, agroindustria e multinazionali).

Sarà fondamentale salvaguardare la natura antiautoritaria di questo fronte di lotte, contrastando e impedendo ogni tentativo di strumentalizzazione e di infiltrazione proveniente da componenti neofasciste e sovraniste.

Occorre non seguire l’agenda del potente di turno e sviluppare progettualità autonome e sostenibili in futuro, reti di sopravvivenza mutualistica, dispositivi di autogestione reale.

Seguono firme di sezioni e militanti dell’USI-CIT (Unione Sindacale Italiana)

USI Ancona

USI Sanità e USI LEL Venezia

Segreteria USI-Sanità Asst Santi Paolo Carlo Milano

USI Sanità Istituto Sacra Famiglia Cesano Boscone (Mi).

USI sezione Macerata

USI sezione Fermo

Unione Contadina sezione Napoli USI/CIT

Sonia Adipietro (delegata RSU USI Sanità Careggi Fi.)

Leonarda Farina (USI Sanità Careggi Fi.)