Cile – Parole di Mónica Caballero dal carcere di San Miguel

Compagnx, amicx e familiari:

Ancora una volta vi scrivo da una cella. Sono confinata nella prigione di San Miguel, per 14 giorni rimarrò isolata a causa dei protocolli di prevenzione del contagio da COVID-19, più tardi mi classificheranno e mi porteranno in un modulo specifico.

Sono passati quasi dieci anni dalla prima volta in cui sono entrata in carcere come imputata. Durante questi anni, in un modo o nell’altro, la mia vita è sempre stata legata alle carceri; anche se i sistemi di controllo possono cambiare, la loro struttura sostanzialmente resta la stessa, perseguendo sempre punizione e pentimento.

Quasi dieci anni fa, quando sono entrata in carcere, ero pienamente convinta che l’insieme delle idee e delle pratiche antiautoritarie sono la chiave fondamentale per affrontare il dominio, in tutto questo tempo non c’è stato un solo giorno in cui ho pensato il contrario. Cammino per il carcere a testa alta, orgogliosa del cammino intrapreso.

Solidarietà con tutte le lotte anticapitaliste.
Newen Peñis [«energia ai guerrieri»], prigionieri politici mapuche
Prigionieri sovversivi e rivoltosi
Liberi!

Mónica Andrea Caballero Sepúlveda
Anarchica imprigionata
Luglio 2020

Testo in spagnolo: 325 NoState

Fonte: RoundRobin