Cile – Comunicato di fine dello sciopero della fame + Azioni e comunicati solidali

Sia Juan che Beppe hanno terminato lo sciopero della fame.

In Cile i compagnx hanno interrotto lo sciopero al cinquantesimo giorno, di seguito il comunicato.

In fondo alcune azioni e comunicati in solidarietà allo sciopero della fame.

Terzo comunicato pubblico e termine dello sciopero della fame da parte dellx compagnx sovversivx e anarchicx

Comunicato di fine dello Sciopero della Fame

Ai popoli, individualità, comunità e territori in lotta e resistenza

A coloro che si ribellano di fronte a questo presente di oppressione e miseria.

Alle nostre bande, famiglie, amicx, complici, compagnx e amori sparsi per il mondo

A tuttx!!:

le idee senza azioni non valgono niente, è merda teorica, per questo idea e azione devono essere e sono la stessa cosa”
Mauricio Morales

Lx prigionierx anarchicx e sovversivx della guerra sociale:

Mónica Caballero Sepúlveda nel carcere femminile di San Miguel.

Marcelo Villarroel Sepúlveda, Juan Flores Riquelme e Joaquín García Chanks nel carcere di alta sicurezza

Francisco Solar Domínguez nella Sezione di Massima Sicurezza

Pablo Bahamondes Ortiz nel modulo 2 del carcere/azienda Santiago 1

Juan Aliste Vega nel CAS, aderendo ma non allo sciopero per ragioni mediche

dichiariamo:

La nostra decisione di porre fine alla mobilitazione dello sciopero della fame assumendo liquidi dopo 50 giorni intensi di agitazione e azione nel carcere e in strada, in un contesto di alto controllo e repressione sociale, agendo Contro la perpetuazione delle condanne! Per l’abrogazione delle modifiche al DL 321! e per la liberazione del nostro compagno Marcelo Villarroel!

Dopo tutto questo tempo rendiamo pubblica la nostra scelta di porre fine a questa mobilitazione, con il cuore pieno di allegria, ricevendo con complicità anarchica e sovversiva ognuno dei gesti e delle iniziative portate avanti durante la durata di questa mobilitazione.

Dalla Svezia, Finlandia, Grecia, Italia, Catalogna, Paesi Baschi, Stato Spagnolo, Germania, Messico, Guatemala, Costa Rica, Perù, Bolivia, Colombia, Brasile, Uruguay, Argentina, Cile e in molti altri territori dove c’è Resistenza e Offensiva, sono nate iniziative complici e solidali di compagnx che in molteplici modi hanno agito e agiscono abbracciando le nostre battaglie in questo presente di reclusione.

Dalle fauci del nemico, rendiamo di nuovo chiaro che qui stiamo, lontanx dal silenzio, motivatx e coerenti, dando continuità ad una vita di insubordinazione e ribellione, lottando dalla prigionia per la possibilità di una piena libertà individuale e collettiva, mirando sempre alla distruzione del sistema di dominio in tutti i suoi dispositivi di controllo; così è e sarà l’essenza delle nostre vite e oggi, in qualità di sequestratx, segnaliamo con enfasi quanto siamo orgogliosx di esserci addentratx, contro ogni pronostico, nell’agitato sentiero della guerra sociale.

Per questo, troviamo nel passaggio all’azione che l’agire collettivo suppone, passi importanti per lo sviluppo della nostra integrità individuale, riconoscendo le nostre differenze e, superandole, cerchiamo nuovi percorsi comuni con cui minare il pensiero con la critica tagliente della negazione; oggi ci sentiamo più che mai a nostro agio e unitx come corpo, sul piede di guerra, prontx e dispostx a continuare con questa e tutte le battaglie che nascono come frutto delle nostre lotte. Lasceremo momentaneamente da parte il metodo, la forma. La scintilla, l’essenza che ha dato inizio all’uso di questo strumento rimane intatta; intatta e soddisfatta del suo agire conseguente. Perché siamo capaci di stabilire vincoli affini, reali, siccome ci presentiamo con autenticità e decisione; inoltre non esistono formule perfette, ma è la stessa pratica del vivere che ci raduna nel fare della lotta quotidiane contro il potere e ogni sua realtà di oppressione e miseria.

Prendiamo come solidi passi avanti attraverso la lotta, dentro e fuori il carcere, il fatto di aver reso evidente a tutto il mondo l’esistenza del DL 321 e l’ergastolo nascosto che contiene, dimostrando che non abbiamo bisogno di canali istituzionali per farlo e che le nostre voci amplificate riescono a farsi sentire come verità prigioniere che lottano per la liberazione totale, che smascherano anche l’aberrazione giuridica che rappresenta con la complicità di tutta la classe politica che sostiene il potere.

Allo stesso modo siamo riuscitx a portare avanti una lotta da diversi centri penitenziari e territori e da parte di diverse tendenze rivoluzionarie antiautoritarie sulla base della solidarietà sovversiva, che ha permesso di metterci insieme su criteri comuni; chiaramente questo gruppo di compagnx prigionierx, insieme alle sue reti complici e solidali nei diversi luoghi del pianeta, ne esce fortificato, dando un contributo alla fraternità internazionalista per la distruzione delle prigioni e, con questo, alla lotta anti-carceraria in ogni territorio.

Lo stato di mobilitazione permanente continuerà ad essere un insieme di complicità e, sicuramente, di amore in guerra.

Prendiamo anche come vittorie sostanziali nella direzione delle nostre richieste:

  • l’emissione di un’ordinanza in favore di Marcelo Villarroel per considerare il suo diritto al processo di libertà condizionale
  • la restituzione di 665 giorni riconosciuti come sconto nell’attuale computo della pena per Juan Flores Riquelme
  • l’attivazione di un dispositivo politico-giudiziario all’interno della discussione profonda sul DL 321 e sulle sue conseguenze nefaste nelle prigioni dello Stato che richiede un pronunciamento da parte dell’INDH [Istituto Nazionale dei Diritti Umani, NdT]
  • l’attenzione e l’intervento specifico di altri strati rispetto al regime di isolamento che si vive nella Sezione di Massima e Alta Sicurezza
  • la non applicazione di punizioni per la partecipazione allo sciopero della fame

Sappiamo che la nostra battaglia quotidiana contro la reclusione è piena di insidie, ancora di più siccome siamo in diverse carceri e situazioni legali e intrapenitenziarie, però la cosa essenziale è stata l’accordo chiaro di tutto il nostro universo attivo di compagnx, per cui insieme non abbiamo rinunciato in nessun momento al nostro obiettivo di liberazione totale.

Migliaia di lezioni sono emerse da questi 50 giorni senza pause. L’essenziale è nella forza delle nostre convinzioni che, dall’orizzontalità più profonda, nell’affinità e nel mutuo appoggio, è riuscita, attraverso un’azione multiforme, a posizionare le nostre rivendicazioni in molte lingue e territori diversi, riuscendo ad entrare nella profondità della lotta anti-carceraria del presente.

È qui e ora che il nostro appello continua ad essere quello di persistenza e azione, innalzando i livelli nel fare, cercando di fortificare quello che unisce più che quello che ci separa perché il percorso tracciato è stato, è e sarà quello di lotta costante e millimetrica, che richiede le esperienze e le volontà più ampie possibili.

Questo tempo di lotta irriducibile è stato uno splendido atto collettivo che riesce ad unire i tempi, riflettendo la continuità delle lotte insurrezionali che sono parte delle multiformi battaglie della guerra sociale.

Questa mobilitazione è durata un tempo considerevole, è la somma di tutto l’odio e la rabbia trasformata in azione che non ha barriere contro chi vuole impedire la nostra posizione di sfida contro qualsiasi forma di dominio, la nostra condizione di prigionierx sovversivx e anarchicx si manifesta in questa pratica che trascende tempi e reclusioni.

Agitare le acque finché riescano a muovere le pietre.

Per me ho scelto la lotta. Vivere nella monotonia delle ore ammuffite degli indottrinati, dei rassegnati, degli accomodati, delle convenienze, non è vivere, è solo vegetare e trasportare in forma ambulante una massa di carne e di ossa. Alla vita è necessario brindare con l’elevazione squisita del braccio e della mente”
Severino di Giovanni

Prendiamo questo tempo come un punto di svolta in questo universo di compagnx prigionierx sovversivx e anarchicx che viviamo il carcere vero per anni ricevendo la vendetta codarda dello stato.

La nostra opzione è sempre stata la lotta di fianco allx nostrx fratelli e sorelle, senza nulla da nascondere, imparando giorno per giorno dalle nostre cadute e dai nostri errori, costruendoci sempre nel combattimento e mai nella rinuncia.

Questo tempo di mobilitazione, nonostante il silenzio totale del potere e della sua stampa servile, è stato fecondo di molteplici gesti solidali che riconosciamo, ammiriamo e rispettiamo. A coloro che si lanciano all’attacco, a coloro che moltiplicano e amplificano la voce in gabbia: abbracciamo tuttx loro con affetto e lealtà, a ogni compagnx che resiste dopo decenni di reclusione e lunghe condanne, al nostro fratello Juan Sorroche Fernández oggi prigioniero nel carcere di Terni, Italia, al suo cuore irriducibile, a Pola Roupa e a Nikos Maziotis, fratellanza rivoluzionaria, allx complici di tutte le regioni e territori, amore in guerra.

Mandiamo un pensiero e solidarizziamo con lx sfruttatx e ribelli in rivolta nella regione colombiana oggi flagellata dal paramilitarismo nazi-fascista dello Stato.

Mandiamo un pensiero di fratellanza alla Nera Memoria di Punky Maury, al suo percorso all’offensiva, al suo cammino che si intreccia con il fluire permanente dei cuori neri che continuano a far scoppiare le cloache del potere; è la scommessa in movimento della nuova guerriglia urbana; è la resistenza nel wallmapu; è la coscienza irriducibile senza padroni né schiavi; sono le complicità eterne per la giustizia; è il piombo vendicatore dell’impunito; è il cammino senza ritorno alla ricerca della libertà. È mettere in campo il meglio di ciascunx nella difesa della nostra libertà. Siamo un insieme di complicità in lotta.

Le nostre lotte quotidiane continuano ad essere:

  • per l’estensione della solidarietà attiva con lx prigionierx sovversive, anarchicx, della rivolta e della liberazione mapuche!!
  • per la fine della custodia cautelare come strumento di punizione!!
  • ci uniamo alla richiesta mapuche per l’applicazione della Convenzione 169 della OIT [Organizzazione Internazionale del Lavoro, NdT] per la situazione dei peñi e lamngen [fratelli e sorelle, NdT] prigionierx della lotta
  • per la fine delle condanne della giustizia militare contro Juan e Marcelo!!

Teniamo alta ogni richiesta che ci motiva con urgenza:

per l’abrogazione delle modifiche al dl 321!!

Marcelo Villarroel libero!!

Abbracciamo tuttx coloro che ci hanno accompagnato e con cui abbiamo costruito e fortificato i legami in questo presente di lotta autonoma anti-carceraria. Senza diminuire il ritmo del fare, facciamo appello a tuttx coloro che lottano che lottano contro lo stato, il carcere e il capitale.

Con la forza immemore della nostra presente ed eterna nonna Luisa Toledo!!

Andiamo avanti!!!!

Il nostro ricordo nero anticarcerario va a Daniel Vielma, Ramiro Silva, e tuttx lx nostrx fratelli e sorelle che se ne sono andatx lottando con la loro vita.

Con la decisione di lotta eterna!!

Finché c’è miseria ci sarà ribellione!!

Morte allo stato e viva l’anarchia!!

Tessendo reti, moltiplicando la complicità, avanza l’offensiva insurrezionale e sovversiva!!

Né colpevole né innocente, insurrezione permanente!!

Contro ogni autorità, autodifesa e solidarietà!!

Per l’estensione della solidarietà con lx prigionierx della guerra sociale, della rivolta e della liberazione mapuche!!
Che le carceri saltino in aria!!

Per l’abrogazione dell’art.9 e il ripristino dell’art. 1 del decreto legge 321 !!!!

Marcelo Villarroel e tuttx lx prigionierx sovversivx, anarchicx, della rivolta e della liberazione mapuche: liberx!!

Mónica Caballero Sepúlveda
Marcelo Villarroel Sepúlveda
Joaquín Garcia Chanks
Juan Flores Riquelme
Francisco Solar Domínguez
Pablo Bahamondes Ortiz
Juan Aliste Vega

Fino alla distruzione dell’ultimo bastione della società carceraria!!

Fino alla liberazione totale!!

Santiago, Cile
Lunedì 10 maggio 2021
50 giorni e fine dello sciopero della fame

Fonte: RoundRobin