Dal territorio dominato, saccheggiato e devastato dallo stato argentino, continuiamo con la pratica dell’attacco diretto come ulteriore iniziativa di sostegno solidale e gesto di complicità con i nostri fratelli e sorelle rinchiusi nelle prigioni di tutto il mondo.
All’alba del 20 ottobre ci siamo mossi furtivamente e risolutamente per le strade di Derqui, per dare fuoco al terminal degli autobus di questa città, dove il più bello dei depuratori è stato realizzato senza alcuna difficoltà.
Questa è solo la dimostrazione che niente è ancora finito e che tutto è ancora da vedere.
Solidarietà rivoluzionaria con i prigionieri nelle carceri dominate dallo stato cileno e da alcuni dei suoi lacchè.
Prigionieri rivoluzionari, anarchici e chi lotta per la liberazione dei mapuche nelle strade, nelle strade per la rivolta, la rivolta per la libertà.
Sappiate che non siamo più disposti a porgere l’altra guancia.
Autonomi, determinati e solidali per la libertà assoluta.
Fonte: Contrainfo
Traduzione: infernourbano