Trieste: Presidio 11 giugno – In mare, alle frontiere, sul lavoro, nelle carceri e nella storia le stragi le fa lo Stato.

In mare, alle frontiere, sul lavoro, nelle carceri e nella storia le stragi le fa lo Stato

Chi da sempre ha sete di potere non si fa nessuno scrupolo per raggiungere i propri obiettivi. La storia di questo Paese ne dimostra le nefandezze. Dopo le carneficine mondiali, dopo le bombe nelle piazze e nelle stazioni, mentre migliaia di persone muoiono nei mari e durante le attuali guerre, ecco che per tenere sottomessa la massa degli sfruttati, decidono di gestire un problema sanitario con la paura, gestendo la vita di tutti e tutte con protocolli sanitari criminali, mantenendo le fabbriche aperte e ostacolando ed impedendo le possibili cure domiciliari e non facendo nulla per fermare le cause del collasso ecologico in corso. La responsabilità dello Stato e dei suoi tecnici è evidente, come evidenti sono gli interessi degli uomini e delle donne di potere.

Allo stesso tempo chi da sempre si oppone a tutto questo, chi combatte  per la libertà, per un mondo diverso, viene egli stesso accusato di “terrorismo”.

Noi scegliamo di essere solidali con quest’ultimi, con chi lotta, si organizza e ribella a questa società autoritaria che ci avvelena ed uccide.

Solidarietà con Juan, Anna e Alfredo e con tutti i compagni e compagne rinchiusi nelle patrie galere e sotto processo.

Al fianco dei detenuti e detenute in lotta.

Contro lo Stato ed i padroni.

Venerdi 11 Giugno 2021 – Presidio in Piazza Cavana, ore 18.00, Trieste

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