Su censura e trasferimento per Leo

Un pretesto per punire

30 Gennaio 2020: dal dispositivo di censura che il magistrato di sorveglianza di Catanzaro ha emesso nei confronti dell’anarchico Leonardo Landi, (Leo), “con durata di sei mesi salvo proroga”…

“Letta l’istanza inoltrata dal dir. C.C. VIBO per censura, atteso che il Landi è attenzionato come appartenente a movimenti anarchici e che è stato trasferito dall’istituto di Lucca dove in una cella occupata da altro detenuto sono stati rinvenuti la piantina di obiettivi sensibili e le istruzioni per confezionare esplosivi rudimentali; attesa l’opportunità di sottoporre a visto censura la corrispondenza epistolare e telegrafica del Landi in quanto ciò potrebbe consentire di accertare eventuali contatti del medesimo con soggetti detenuti e non gravitanti nell’orbita di sodalizi criminali, anche al fine di conoscere con anticipo eventuali azioni delittuose progettate…”.

Dal decreto di censura si può quindi dedurre il pretesto per il trasferimento punitivo che ha portato il nostro compagno al carcere di Vibo Valentia. Per il momento non è dato sapere chi si debba ringraziare per questa messinscena, sia chiaro però che non gridiamo allo scandalo per l’ennesimo colpo basso che le autorità penitenziarie, o chi per loro, riservano ad un compa prigioniero. Nelle galere abuso e normalità si sovrappongono spesso e volentieri, ed è nostro compito – tanto “dentro” quanto “fuori” – far sì che non ci si abitui mai né all’uno né all’altra.

E se (come già abbiamo scritto in merito a questa vicenda) deportare i prigionieri in carceri lontane dai luoghi in cui abitano, dove dimorano i propri affetti o si danno i contesti di vita e di lotta con cui si è in relazione, così come ostacolare le corrispondenze epistolari sono armi che da sempre l’autorità penitenziaria utilizza per isolare e punire, ancora una volta, quanto accade deve spronarci a fare sì che i nostri e le nostre compas, e quanti non abbassano la testa nelle galere, non vengano isolati!

Leo non sei solo! Combattiamo insieme contro la censura e la deportazione delle prigioniere e dei prigionieri!

Solidarietà e rabbia contro ogni luogo e forma di reclusione!

Cassa AntiRep delle Alpi occidentali

PS: anche se la censura, almeno per ora, sembra essere particolarmente zelante, diamole di che faticare continuando a scrivere a Leo:

Leonardo Landi

cc Vibo Valentia Nuovo Complesso

Contrada Cocari, 29

89900 Vibo Valentia (VV)

Fonte: RoundRobin