Sorveglianza speciale – Manifesto in solidarietà ad Antonio

Sotto sorveglianza (speciale o normale)

Aumentare polizia, militari e telecamere, retate, approvare leggi severe per i piccoli criminali, internare gli stranieri, allontanare gli indesiderati con il Daspo, invocare più sorveglianza sulle nostre vite. Ci illudiamo che sia lo straniero, l’irregolare, il povero e chi ha meno il nemico delle nostre sicurezze, ci illudiamo che ricchi e potenti che tutto ci hanno tolto possano vegliare sulle briciole che ci rimangono. Le recenti leggi confermano e aggravano ciò che già sapevamo: lo Stato ci osserva, perchè quando non ha più nulla da offrire chiunque può diventare pericoloso. Non è più tempo però di aprire gli occhi, è tempo semmai di schierarsi e opporsi a tutto ciò.

Chi lo fa, chi lo ha fatto, sempre più spesso si trova di fronte al rischio di vedersi comminare dallo Stato la misura della sorveglianza speciale. Ritenendoci socialmente pericolosi, un giudice raddrizzerà la nostra vita, decidendo gli orari in cui stare a casa o uscire, chi frequentare, i luoghi da evitare, obbligandoci a trovarci un lavoro e una dimora stabile.

Antonio, nostro compagno, affronta oggi questa misura per il suo impegno nella lotta del mondo sorvegliato ed è per questo che questo stesso mondo gli ha riservato un posto speciale fra i sorvegliati.

Fonte: roundrobin