Santiago del Cile – Assassinato in prigione l’anarchico Kevin Garrido

Nella mattina del 2 novembre 2018, il cannibalismo del carcere ha impartito una nuova e dolorosa ferita. Kevin Garrido, condannato a 17 anni di carcere per la collocazione di ordigni esplosivi, è stato assassinato all’interno del lurido centro di sterminio di Santiago 1, pugnalato da altri prigionieri.

Nonostante le differenze emerse con gli ultimi posizionamenti di Kevin, per rispetto della sua vita, delle sue azioni e del suo cammino non falsificheremo le sue posizioni. Ma non possiamo e non vogliamo lasciare un millimetro di indifferenza di fronte a questo tragico evento. Sono i carcerieri e i prigionieri complici del funzionamento del carcere e delle sue perverse dinamiche autoritarie, i nostri nemici.

Con rabbia e profonda amarezza, non siamo indifferenti a qualsiasi aggressione, ieri era Julio Huentecura, oggi Kevin Garrido e tanti altri. Sono le lame che devono puntare al collo del carceriere, sono le ferite da taglio che devono passare attraverso le loro divise sporche, è il loro sangue che deve macchiare il cemento delle prigioni, non abbiamo dubbi su questo.

Perché un morto in prigione è un assassinato dall’apparato statale!
Contro le prigioni e il mondo che ne ha bisogno: solidarietà insurrezionale e anarchica con i compagni di prigione!

Fonte: PublicacionRefractario