Salonicco, Grecia: Un breve aggiornamento sull’indagine preliminare riguardante lo sgombero dello squat Terra Incognita

Il 14 febbraio scorso, il Dipartimento per la Sicurezza dello Stato ci ha convocati, insieme ad altri compagni, per un indagine preliminare, svoltasi poi il 23 febbraio, in quanto persone “sospettate” per le azioni avvenute durante lo sgombero dello squat Terra Incognita avvenuto il 17/8/2020. Questa nuova ondata repressiva va ad aggiungersi agli arresti già avvenuti l’8 febbraio scorso, quando 3 nostri compagni, G. Voulgari, Panos Kalaitzis e Thanos Xatziagkelou (membro del nostro collettivo) sono stati arrestati perché sospettati  dell’attentato incendiario alla FNRR (Fondazione per la Riflessione Nazionale e Religiosa). Il 14 febbraio, dopo il prelievo forzato del DNA del nostro compagno Thanos, siamo stati informati che è stato chiamato a processo anche per i fatti avvenuti durante lo sgombero dello squat Terra Incognita.

Nei giorni seguenti, numerosi ordini di comparizione sono stati inviati ad alcuni nostri compagni. Il voluminoso dossier conteneva accuse di fabbricazione e possesso di esplosivi, associazione a delinquere, falsificazione, furto di elettricità e di qualsiasi altra forma di energia, razzi e fuochi d’artificio e possesso ed utilizzo di armi, insieme ad altri reati. Abbiamo ottenuto una proroga dell’udienza al 9 marzo, dato che il dossier non era stato nemmeno consegnato agli avvocati in modo che potessero avere un quadro completo dei fatti di cui siamo accusati, cosa che è poi avvenuta nei giorni successivi. Tra le persone che sono state chiamate ci sono alcuni membri del nostro collettivo, ma ci sono anche compagni che non hanno partecipato attivamente allo squat, e altri che hanno partecipato ad altri collettivi durante gli anni.

Ancora una volta siamo testimoni di come lo Stato prenda di mira le persone che hanno scelto di sostenere, con la loro presenza, le assemblee aperte e gli eventi dello squat, usando le loro impronte digitali su alcuni oggetti come unica prova per giustificare questo attacco. Per essere chiari, ora prendono di mira le persone solo per la loro presenza in uno spazio politico aperto dove si svolgevano eventi, cucine solidali, manifestazioni, laboratori e molto altro. Prendono di mira persone che hanno praticamente sostenuto lo squat contro ogni tipo di attacco. Criminalizzano il concetto stesso di squat, il movimento che sceglie di appoggiare l’esistenza di queste strutture e coloro che sottolineano la loro importanza in un sistema che ci toglie costantemente tutto ciò che abbiamo conquistato in anni di lotta.

Non diremo di nuovo qual è il significato degli squat per noi, e quanto apprezziamo la loro esistenza in un mondo pieno di povertà, disoccupazione, morte e suicidi dovuti a strade senza uscita. In una vita alienata dove prosperano la personalizzazione, il denaro, la mercificazione, la competizione e la “sicurezza”, difendiamo gli squat come mezzo di una piccola ma importante “liberazione” della vita.

Gli edifici possono essere rioccupati. Le strutture possono essere ricostruite. Le nostre relazioni e i legami che si sono creati grazie ad esse non possono essere repressi da nessuno stato, poliziotto o potere. Ciò che conta è la continuazione della lotta contro lo stato, il capitale e il potere. Una lotta che continuerà finché porteremo nei nostri cuori e nelle nostre menti le idee di liberazione e di anarchia.

Tutto quello che abbiamo da dire è che eravamo e siamo degli squatter impenitenti!

Gli abusivi sono il passato, il presente e il futuro della lotta di liberazione

E noi siamo carne della loro carne

Niente è finito, tutto continua

terraincognita.squat.gr

Fonte: actforfree.noblogs.org

Traduzione: infernourbano