Per un Dicembre Nero

Dicembre è ancora una volta il mese marchiato con il sigillo della memoria insorgente degli anarchici, che insorgono in aperto antagonismo con qualsiasi forma di potere.

Dicembre 2018 sarà il mese in cui saranno trascorsi 10 anni dalla data in cui il compagno Alexandros Grigoropoulos è stato strappato dalle strade per essere assassinato da proiettili della polizia nel quartiere dell’Exarchia, in Grecia, nell’anno 2008.
E’ anche il mese in cui cinque anni fa, il compagno Sebastian Oversluij è stato colpito a morte dai proiettili di un mercenario del capitale nel bel mezzo di un esproprio bancario nel 2013 in Cile.

Perché la memoria dei nostri morti è la benzina che fa ardere la fiamma della nostra vita in rivolta permanente, che il dicembre nero diventi un punto d’incontro nell’azione multiforme e nella riflessione su noi stessi, sulle nostre forze in combattimento e sulle attuali manifestazioni del nemico totalitario, che è il potere e il suo mondo di gerarchie, fascismi, patriarcato, e le molteplici espressioni del desiderio di superiorità degli uni sugli altri.

Ancora una volta, il Dicembre Nero continua ad essere un invito alla comunicazione insurrezionale e al calore selvaggio dell’azione offensiva contro il potere.

Memoria iconoclasta per i nostri morti.

Solidarietà offensiva con i compagni che affrontano la repressione negli Stati Uniti, Argentina, Brasile, Cile, Russia, Italia, Grecia e in tutto il mondo.

Per un Dicembre Nero, fate si che l’anarchia viva!

Fonte: roundrobin