Per quanto riguarda la morte di Kevin Garrido – Chiarimenti e presa di posizione

Il 2 novembre, Kevin Garrido è stato assassinato nella prigione di Santiago 1, situata nella regione cilena. A seguito delle notizie che circolano attraverso i siti web di contro-informazione su questa persona, riteniamo sia necessario fare alcune precisazioni:

Kevin Garrido, NON ERA ANARCHICO, nei suoi ultimi comunicati ha chiarito la sua affinità con l’ideologia eco-estremista: “Hanno svolto delle indagini su di me, mi hanno pedinato e mi hanno dato la caccia puntandomi la pistola alla testa. Hanno mostrato la mia faccia in televisione, i giornali mi hanno diffamato e le loro argomentazioni erano piene di idiozie. Mi hanno falsamente etichettato come anarchico e hanno presunto che, di fronte a un gran numero di poliziotti, avrei chinato la testa e sarei rimasto in silenzio. Mi hanno costretto a rimanere seduto in una delle loro aule di tribunale per più di sei ore, obbligandomi ad ascoltare le parole del pubblico ministero che mi davano il vomito. “

Perché menzioniamo questa cosa? Perché la diffusione di informazioni in modo così ambiguo e irresponsabile su chi fosse, riducendo al minimo la sua posizione politica, ci fa meravigliare della facilità con cui una persona possa essere definita “compagno” nella regione cilena.

La memoria sembra giocare brutti scherzi a noi anarchici, nichilisti e anti-autoritari. Gli eco-estremisti sono stati chiari fin dall’inizio: ci hanno dichiarato loro nemici, hanno commesso femminicidi e aggressioni contro gli anti-autoritari. Se qualcuno prova un’affinità con queste azioni e concetti che promuovono la misantropia, possiamo dunque chiamarli compagni o anarchici?

La guerra contro l’esistente e la distruzione di tutte le forme di dominio è qualcosa che molti sono disposti ad assumere come parte della loro vita. Ogni persona si posiziona dalla parte che desidera in questa lotta fino alla morte, Mikhail Vasilievich Zhlobitsky (31/10/2018) ha chiarito la sua posizione. Mauricio Morales, Sebastían Oversluij Seguel, Zoe Aveilla, Lambros Foundas, Santiago Maldonado e molti altri compagni combattenti hanno fatto altrettanto.

È necessario in questa guerra sociale assumere una posizione che trascenda i sentimenti personali per essere moralmente corretti e precisamente chiari con le informazioni fornite dai vari siti di contro-informazione. Ecco perché il silenzio non è un’opzione e questo non è un attacco fatto alla cieca. Questo chiarimento è necessario per quanto riguarda la posizione di Kevin Garrido, data l’ambiguità con cui l’informazione è stata pubblicata da PublicacionRefractario, dove questa questione è stata trattata come una semplice differenza e, come menzionato nei loro aggiornamenti, chiedendo vendetta per un ribelle assassinato. Mentre Contrainfo dà spazio a notizie e comunicati eco-estremisti, chiamando quelli che seguono questa tendenza autoritaria che dichiara guerra contro anarchici e nichilisti rivoluzionari, compagni. Questa critica è rivolta a loro perché, pur conoscendo tutte le informazioni, è così che hanno deciso di presentare la morte di Kevin Garrido.

Per la distruzione dell’esistente.
Per l’anarchia e la liberazione totale.
Libertà per tutti i combattenti anarchici, nichilisti e prigionieri anti-autoritari.
Solidarietà con i compagni del CCF, la Lotta Rivoluzionaria, l’Operazione Panico, l’Operazione Scripta Manent, Eric King, Marius Mason, Michael Kimble, Joaquín García, Sol Faría e tutti coloro che osano distruggere l’esistente.

Fonte: Istinto Salvaje

Traduzione (dall’inglese): Inferno Urbano