No GREEN PASS… non solo!

No GREEN PASS… certo! Ma anche No Capitalismo, No Patriarcato, No Dio, No Frontiere, No Sbirri, No Stato…

E’ difficile inserirsi in un discorso pubblico in maniera chiara quando il mondo della comunicazione ci ha addestratx ormai (e instupiditx) a scegliere e/o gridare solo dei “Si!” e dei “NO!”: esattamente come il sistema binario delle macchine che governano le nostre esistenze. Come le tifoserie di uno stadio.

E quindi dietro uno slogan tanto immediato quanto ridotto come un “NO GREEN PASS” si possono raccogliere dozzine di sfumature diversissime, anche opposte fra loro e ci permettiamo di mettere in guardia quantx, sinceramente, scendono in strada contro quest’ennesima misura di controllo sbirresco che nulla a che vedere con “lo star bene”. Se il metodo di organizzazione tramite social network può rendere queste iniziative anche estremamente orizzontali (esempi come le rivolte dopo l’assassinio di George Floyd  negli USA ne sono un esempio) d’altro canto la vaghezza del web permette  a politicanti/capipopolo di mimetizzarsi . (La nostra scelta a proposito rimane quella di vedersi, parlarsi, conoscersi, senza schemi).

E’ questo il caso dei vari partiti sovranisti e fascisti (Forza Nuova – che si fanno chiamare, vomitevolmente, i Patrioti ora -, Fratelli d’Italia e Casapound in primis, oltre alla Lega quando si traveste da “comitato civico”) che cavalcano, cercando di  monopolizzarla, la protesta contro il regime militar-sanitario.

Da parte nostra la realtà è molto più complessa di un derby tra “No-Vax” e “Si-Vax” e altre strumentali riduzioni: tanto complessa quanto drammaticamente semplice. Il Green Pass è solo l’ultimo (per ora) tassello di un sistema di controllo capillare che affonda le sue radici molti decenni orsono: la ristrutturazione in atto non ha inventato nulla, ha accelerato i tempi.

Per quanto ci riguarda contrastare un singolo provvedimento oppressivo può essere un passo per rompere l’inerzia generale, ma se ci si fermasse a questo senza mettere in discussione tutto l’apparato che questa repressione genera, sarebbe una cantonata e rafforzerebbe gli/le opportunisti/e della melma politica.

Sappiamo bene che finchè esisterà il capitalismo (sia esso di Stato o Globalista) esietranno miseria, guerre, devastazioni ambientali, epidemie, sfruttamento dell’umano sull’umano e su altri animali.

Non facciamo “fronte unito” con chi questo capitalismo (magari con il tricolore) lo difende da sempre, e dopo aver fatto la voce grossa in piazza, se gli va bene, si siederà ai tavoli delle trattative.

Finchè gli sbirri ammazzeranno nelle strade e nelle galere, finchè gli eserciti massacreranno per depredare territori, finchè la guerra del patriarcato ammazzerà e terrorizzerà donne e individui non “normati”; finchè sarà la tecnologia a dominare le nostre vite, impoverendoci e sottraendoci capacità e saperi saremo in guerra contro questo esistente. Tutto. Forse una lotta senza fine…

CONTRO OGNI CONTROLLO, CONTRO OGNI LEGGE, CONTRO OGNI AUTORITA’!

PER L’AUTODETERMINAZIONE DEGLI INDIVIDUI E DELLE COLLETTIVITA’: LOTTA SENZA TREGUA AL SISTEMA TECNO-INDUSTRIALE, FUCINA SUPREMA DI OGNI NOSTRO INCUBO!

AUTORGANIZZAZIONE, AZIONE DIRETTA, SOLIDARIETA’ CONFLITTUALE