Grecia: Sciopero della fame dei prigionieri anarchici e dei detenuti in lotta in solidarietà con Alfredo Cospito

Grecia: Sciopero della fame dei prigionieri anarchici e dei detenuti in lotta in solidarietà con Alfredo Cospito

Il regime del 41 bis è il completamento della struttura carceraria attraverso una condanna a morte mascherata. L’esecuzione, in questo caso, non avviene all’istante, come con un colpo di pistola alla testa, la stretta del cappio intorno al collo, l’applicazione di corrente elettrica o l’iniezione di veleno nel corpo, ma dura tutta la vita e pone il prigioniero in uno stato di coma sociale, in una sorta di non-mondo, che si protrae all’infinito nel tempo. Fuori da questo mondo, la condanna a morte si è sottratta alla storia, così come lo Stato che persegue l’oblio per tutti i prigionieri della guerra sociale, sepolti vivi nel 41 bis, regime che ha già ucciso una combattente, Diana Blefari Melazzi.

Il regime del 41 bis, e il reato di strage, sono l’eredità che ci è stata lasciata della controrivoluzione europea, ai tempi della strage di piazza Fontana. Questa guerra civile non si è mai conclusa. Gli Stati, e in particolare quello italiano, portano avanti la loro controrivoluzione affinché la fiamma non divampi mai più. Tutti gli stati applicano, passo per passo, le misure introdotte per la prima volta durante le operazioni speciali, ad esempio le celle bianche nella Germania occidentale, le carceri di tipo F in Turchia, le sezioni FIES in Spagna, le carceri di tipo C e i moduli di alta sicurezza A.A in Grecia; fino alla legge (del 1933) di ispirazione hitleriana, tuttora in vigore, riguardante la proroga indefinita della carcerazione per motivi di tipo “preventivo”, legge grazie alla quale il compagno Thomas Meyer-Falk si trova recluso nel carcere di Friburgo, in Germania, dal 1996, senza contare poi i diversi metodi di estorsione delle confessioni e delle dichiarazioni di ravvedimento, e delle carceri dell’Asinara e di Imrali (piccola isola a sud della Turchia utilizzata come carcere di massima sicurezza per un solo detenuto alla volta*).

L’anarchico Alfredo Cospito sta lottando affinché la fiamma torni a divampare. Siamo qui per riaffermare la lotta del nostro compagno.

È compito nostro difendere, attraverso azioni concrete, la battaglia che Alfredo Cospito sta portando avanti. Una lotta per e contro il tempo. Questo sciopero della fame non riguarda solo i compagni italiani, ma è internazionalista, quindi che la stella della solidarietà internazionalista brilli al fianco di Alfredo Cospito e di tutti coloro che stanno combattendo dall’interno di un regime carcerario speciale. Dalla Grecia a ogni angolo del pianeta – per tutti coloro che lottano per la libertà.

Perché la sconfitta non è la prigionia, ma la perdita della fiducia nella possibilità di vincere. Per questo, stiamo intraprendendo collettivamente uno sciopero della fame, secondo le possibilità di ciascuno, per stare al fianco del rivoluzionario anarchico Alfredo Cospito, ma anche per lottare contro il regime di morte del 41 bis.

Nel frattempo, nelle carceri greche, continua la lotta contro il nuovo codice penitenziario.

Prigionieri anarchici e detenuti in lotta

Giannis Michailidis
(1 giorno di sciopero della fame)

Dimitris Chatzivasileiadis
(3 giorni di sciopero della fame)

Thanos Chatziangelou
(1 giorno di sciopero della fame)

Iasonas Rodopoulos
(1 giorno di sciopero della fame)

Kostas Dimalexis
(3 giorni di sciopero della fame)

Lambros Vougioulakis
(1 giorno di sciopero della fame)

Panagiotis Vougioulakis
(1 giorno di sciopero della fame)

Stathis Nikolouzos
(1 giorno di sciopero della fame)

Sergios Kalaitzidis
(1 giorno di sciopero della fame)

Fotis Daskalas
(1 giorno di sciopero della fame)

Fonte: athens.indymedia.org via actforfree.noblogs.org

Traduzione: Inferno Urbano