È uscito “Ruggiti n. 1”

Domani sarà peggio

Il momento storico che stiamo attraversando non ha precedenti, la civiltà antropocentrica di cui facciamo parte sta viaggiando a tavoletta verso il baratro. Miliardi di esseri umani perpetuano le loro esistenze in una routine asfissiante vivendo ammassate in blocchi di cemento. Pochi si arricchiscono. Qualcosa accade. La quotidianità aberrante e meccanica della vita di milioni di persone che vivono sotto il dominio tecno-capitalista pare essere stata interrotta dal diramarsi del COVID -19 (denominato coronavirus). Vorrei pensare che ciò possa fornire la possibilità a chi non trova il tempo nella normalità di mettere in critica il mondo marcio nel quale sguazziamo. Nel testo che segue cercherò di analizzare la situazione attuale da un punto di vista critico e radicale verso il modello di vita antropocentrico e la civiltà che si erge su di esso. Stiamo vivendo quella che ci dicono essere un’ emergenza sanitaria. Cercano di rincoglionirci costantemente bombardandoci il cervello di stimoli riguardanti il COVID-19. Vogliono che la gente abbia paura. Da tempo chi detiene il potere ha capito che il modo migliore per controllare è indurre chi deve essere controllato a ritenere necessario il controllo. Politiche più o meno pesantemente restrittive della libertà individuale vengono applicate ovunque. In Italia non si può uscire di casa se non per motivi essenziali. La Turchia di Erdogan, con la quale la fortezza Europa è in ottimi rapporti, per esempio nega la presenza del Covid -19 e non si lascia sfuggire l’occasione di mostrare il suo volto di stampo dittatoriale incarcerando e facendo sparire chiunque dica il contrario, compresi medici e giornalisti. Le carceri di tutto il mondo sono sovraffollate a causa della crescente diseguaglianza sociale e della guerra ai poveri messa in atto da chi si arricchisce strangolando le famiglie con le tasse. Le persone sepolte vive e stritolate dalla morsa del sistema carcerario hanno paura.

I contagi aumentano e le misure privative della loro libertà si fanno sempre più strette in nome della prevenzione dal contagio, assumendo quasi dei connotati da farsa grottesca se si pensa che in Italia, per esempio, i detenuti sono ammassati fino ad 8 in una sola cella mentre per le strade delle merde con indosso una divisa, in preda al loro delirio di onnipotenza autoritaria fermano, arrestano, picchiano e uccidono chi non si omologa, senza minimamente curarsi di non propagare né contrarre il “virus”. Chi detiene il potere si vendica furiosamente contro chiunque osi contestarlo e in tutto il mondo il numero di morti ammazzati dai servi dello stato durante le loro rappresaglie punitive in seguito alle agitazioni delle persone recluse continua ad aumentare in maniera vergognosa, ma ovviamente i media quando non tacciono addirittura mentono parlando di overdose da farmaci come nel caso dei detenuti ammazzati di botte a Modena. Io so chi è STATO. È facile dire io sto a casa quando non si vive in un loculo di cemento pagato con il sangue. Le politiche repressive della libertà individuale nel nome della sanità pubblica hanno ufficialmente aperto le porte a un’ ulteriore velocizzazione del processo di tecnologizzazione delle nostre esistenze. È sempre più facile notare come la tecnologia non sia neutrale ma sia uno strumento in mano a chi detiene il potere per controllare reprimere e spremere tutto ciò da cui si può trarre profitto, come meglio camuffare ciò? Se non obbligando la gente a rinchiudersi in casa inducendola a vivere davanti ad uno schermo! Con lo sdoganamento del Tele-lavoro e della video-scuola la mole dei dati trasmessi nella rete sta subendo un incremento notevole. In quello che ai miei occhi pare un gioco architettato ad arte il potere coglie la palla al balzo per iniziare lo sdoganamento ufficiale del 5G una nuova tecnologia di trasmisione dei dati internet iper-veloce dalle conseguenze estremamente nocive ed in parte tuttora sconosciute per il Vivente. Qualche giorno fa a La Spezia cittadina della vicina penisola qualcun* ha incendiato un ripetitore 5G, non mi interessa sapere chi sia, ma non può che strapparmi un sorriso. Nonostante tutto c’è ancora chi si ribella a ciò che gli viene imposto.

RIPRENDIAMOCI IL PRESENTE

firma in corsivo minuscolo

Di seguito il link al pdf: Ruggiti n° 1