E’ uscito il n° 36 di Frangenti

Questa uscita di Frangenti è dedicata a Larry, Antonio, Giulia, Silvia, Beppe, Nicco, Agnese, Giulio, Nico, Poza, Rupert, Sascha, Stecco, agli arrestati del corteo di Torino del 9 febbraio e a tutte e tutti i prigionieri anarchici rinchiusi nelle galere.

Frangenti nasce come pretesto per portare parole vietate in luoghi inaspettati. In un’epoca che ci impone di essere sempre più muti, dove l’unico verbo ammesso è quello diffuso via etere dal potere, esce questo periodico, perché chi voglia provare ad alimentare una conflittualità con questo esistente possa trovarvi stimoli. A seguito di quest’ultima ondata repressiva che in tre settimane ha portato all’arresto di tante compagne e compagni, forse è importante sforzarci di uscire dall’invisibilità nel quale lo Stato vuole relegarci, salvo tirar fuori il mostro da immolare sull’altare dello spettacolo quando gli fa comodo. E per uscire dall’oscurità (che comunque riteniamo nostra grande complice) pensiamo che si possa ricorrere a due cose: al pensiero e all’azione, insomma all’agire. Per questo esce Frangenti, per questo ogni individualità che lo può sentire come proprio strumento può diffonderlo e disperderlo ai quattro venti, secondo le proprie necessità e dandogli il senso che vuole. Perché rifiutiamo il centralismo che detta la linea, ma confidiamo nei consigli che sanno parlare a chi è curioso di ascoltare, così come negli sprazzi di creatività che dan vita a nuove cospirazioni.

Versione WEB: Frangenti n° 36

Stampabile/PDF: Frangenti n° 36