“Un compagno è morto. L’anarchico Mikhail Zhlobitsky, Ma non è stato falciato dagli scagnozzi del potere, è morto facendo ciò che aveva deciso di fare. E’ morto in azione, vendicando i carcerati, i torturati, i dimenticati. La sua singolare, individuale, preziosa determinazione è diventata, diciamolo sinceramente, rara tra i nemici di ogni potere. La sua determinazione, il suo coraggio, la sua decisione, il suo gesto implacabile e tragico, sono al centro di un anarchismo che cerca di riaffermarsi nonostante tutto, che rifiuta ostinatamente di soccombere alle chiamate a rinunciare al sogno e alla lotta”.
Fonte: Avis de Tempetes
Traduzione (dal francese): Inferno Urbano