A Bologna, dai terreni incolti, è nata Brughiere.
Le brughiere sono un tipo particolare di associazione vegetale, abitano suoli acidi con scarsa presenza di humus, il loro terreno è ostile allo sfruttamento e inadatto alla domesticazione.
Le brughiere sono libere, antiautoritarie e contro qualsiasi forma di sfruttamento, possono incoraggiare e raccogliere ogni ispirazione, ogni grido che non puzzi di ipocrisia.
Le brughiere sostengono l’azione diretta e non conoscono attendismo o rassegnazione, sanno che l’esistenza di simili colture spaventa il potere ma questo le rende più forti.
Le brughiere intendono rovesciare i paradigmi del controllo patriarcale, capitalista e istituzionale e i modelli dominanti spersonalizzanti in cui siamo inserit*.
Le brughiere sanno che sovvertire le ingiustizie è l’unica possibilità che hanno per non soccombere allo schifo che le circonda.
Le brughiere sono per la solidarietà tra oppresse e oppressi, contro tutte le carceri, contro tutte le forme di repressione, controllo e coercizione.
Alineat@ dentro e fuori da sovrastrutture sempre più strette che ci legano e determinano, le brughiere vogliono essere un’occasione di riappropriazione oltre lo spazio normativo dell’istituzione.