Attacchi del 4 febbraio per Koufodinas

Riceviamo e pubblichiamo queste traduzioni:

ATTACCHI NOTTURNI IN SOLDIARIETÀ CON DIMITRI KOUFONTINAS

Il 4.2 abbiamo effettuato [ad Atene] una raffica di attacchi in solidarietà con il compagno D Koufontina, in sciopero della fame dall’8.1, sostenendo il suo  trasferimento immediato alla prigione di Korydallos. Nello specifico, la notte del 4 febbraio, sono state attaccate:

2 bancomat a Koukaki
1 bancomat ad Agios Pavlos
1 Banca a Petralona
1 banca a Evelpidon
1 bancomat a Syggrou
2 bancomat a Peristeri
1 bancomat a Byron
1 Ufficio postale ad Agios Dimitrios
Un Ufficio di Nea Demokratia a Sepolia e il Municipio di Kaisariani

Questa mossa è un piccolo esempio della determinazione che tutti devono dimostrare per stare al fianco del proprio compagno, che è in sciopero della fame in un momento senza precedenti per tutti noi.

STATO E CAPITALE GLI UNICI TERRORISTI SOLIDARIETÀ AI RIBELLI ARMATI
TRASFERIMENTO IMMEDIATO DI D. KOUFONTINA A KORYDALLOS

Fonte: athens.indymedia.org

INCENDIO ALL’UFFICIO DI NEA DEMOKRATIA A NEA PHILADELPHIA (Atene)

Diventa ovvio che per ND, nel momento in cui non è in grado di sterminare e annientare politicamente Dimitris Koufontinas, punta al suo sterminio fisico. La loro vendetta è tale che sono pronti, e non esitano, a strappare le loro leggi affinché Koufontinas possa avere un trattamento ancora più punitivo e disumano, rispetto agli altri prigionieri. Terrore provocato dal fardello politico dell’eredità della resistenza armata al mostro capitalista. Un fardello politico che Dimitris non si è mai scrollato di dosso,senza mai penstirsi o rinnegarsi.

Dimitris chiede almeno di tornare alle carceri di Kridallos dove è stato in questi vent’anni e non in quello di Domokos. Questa può sembrare una richiesta semlice ma ha un peso speciale. Il governo lo sa bene. Il motivo per cui non soddisfa questa richiesta non è il suo contenuto ma chi la rivendica. Ma dovranno chiedersi quale sarà per loro il costo maggiore. La soddisfazione di una richiesta fatta attraverso uno sciopero della fame o la morte di un prigioniero politico.

Da parte nostra, dobbiamo sostenere il nostro compagno con tutti i mezzi. Se le richieste non vengono soddisfatte immediatamente, gli attacchi si intensificheranno sia qualitativamente che quantitativamente. I pilastri e le stampelle della democrazia borghese hanno una sostanza materiale. Importanti giornalisti, giudici, pubblici ministeri, dirigenti di ND, ricordino che la metropoli è vasta e densa e così anche la nostra azione. Nelle prime ore di giovedì 4/2 abbiamo scelto di posizionare un ordigno incendiario negli uffici di Nea Demokratia a Nea Chalkidona all’incrocio tra le vie Salaminos e Dhekelia.

La lotta e lo sciopero della fame di D.K. è una lotta di tutti gli oppressi contro lo stato e il capitale. La vittoria o la sconfitta saranno simili.

Gufi notturni per dignità e libertà

Fonte: athens.indymedia.org