Aggiornamento sulle condizioni di salute di Alfredo Cospito al 71esimo giorno di sciopero della fame ad oltranza

Aggiornamento sulle condizioni di salute di Alfredo Cospito al 71esimo giorno di sciopero della fame ad oltranza (29 dicembre 2022)

Il 29 dicembre, 71esimo giorno di sciopero della fame ad oltranza contro il 41 bis e l’ergastolo ostativo, l’emittente radiofonica antagonista Radio Onda d’Urto ha trasmesso un intervento della dottoressa di fiducia che sta visitando regolarmente il compagno anarchico Alfredo Cospito, recluso nel carcere di Bancali, a Sassari. Riportiamo una trascrizione parziale dell’intervento e, al termine dell’aggiornamento, la registrazione della trasmissione.

«[…] Allora, consideriamo che Alfredo con oggi sono 70 giorni di digiuno. Siamo partiti da un peso di 115 kg e oggi siamo a 84 kg. Sicuramente lui ha un fisico forte, è partito da un peso abbastanza alto per cui ha più possibilità di altri di poter sostenere questo digiuno. È chiaro che tutto a un certo punto, però, ha un fine; nel senso che attualmente i parametri ematochimici sono abbastanza buoni, tranne il fatto che sta scendendo un po’ di elettroliti. Oggi mi ha parlato di ridurre la sua agonia, nel senso che lui vuole farla un po’ precipitare per smuovere un po’, ancora un po’ di più il terreno, per poterlo spostare eventualmente dal 41 bis. Gli ho detto comunque che, per quanto riguarda soprattutto il potassio, che fa parte degli elettroliti, come il sodio e il cloro, il potassio è indispensabile per la contrazione, soprattutto per la contrazione cardiaca – io faccio la cardiologa –, infatti con l’elettrocardiogramma che abbiamo fatto oggi ci sono delle alterazioni che si riscontrano nella fase di recupero ventricolare, e che fanno vedere delle onde particolari che sono da carenza di potassio. Ovviamente mi sono un po’ arrabbiata perché lui ha smesso da qualche giorno l’assunzione degli integratori, per cui questo è anche la causa dell’abbassamento del potassio […]. Si è un poco convinto [a mantenerne l’assunzione] per cui mi ha promesso che oggi e domani, in attesa dei risultati delle analisi [che vengono effettuate circa ogni quattro giorni], prenderà gli integratori. Poi, per quanto riguarda il resto, psicologicamente ha il morale alto, sorridente; da un paio di giorni l’hanno spostato di cella, per cui ha l’ora d’aria con altri tre detenuti, e questo a lui fa molto piacere, perché chiacchiera con questi altri tre detenuti durante l’ora d’aria. Come colorito quindi, infatti, va un po’ meglio perché era molto, molto pallido, ma non pallido perché fosse in carenza di globuli rossi; pallido proprio perché non prendeva luce. E ovviamente la calcemia che lui ha ancora buona si sta un pochino sgretolando dalle ossa; da qualche parte, se tu non assumi cibo, il nostro corpo cerca di coadiuvare in qualche modo. Diciamo che anche come ragionamento, come lucidità, sta bene; niente da dire sulle risposte che dà, non sono assolutamente confuse. Sta leggendo, ogni tanto ha un po’ di annebbiamento della vista, mi ha detto un po’ di deficit visivo, e questo ci sta con la carenza vitaminica, ovviamente. Assume, ogni tanto, anche perché vuole essere cosciente, del miele, che va un po’ meglio dello zucchero […], quando andava in ipoglicemia gli davano lo zucchero invece adesso prende il miele, quindi questi cali glicemici non li ha più avuti. Poi, per il resto, sta abbastanza bene; ovviamente è molto, molto, molto dimagrito, anche dalla prima volta che io l’ho visto, però niente di disastroso dalle analisi ematochimiche […]».

Davanti al tentativo di annientamento nei confronti di Alfredo, è di estrema importanza che le idee, le gesta, il contributo del compagno non vengano dimenticati, condannati all’oblio come desiderato dagli apparati repressivi con il processo Scripta Manent, l’operazione Sibilla e il trasferimento in regime di 41 bis.

La recente ordinanza del tribunale di sorveglianza di Roma che conferma la detenzione in 41 bis si colloca nella stessa prospettiva – l’annientamento del compagno – ed è esemplificativa della rappresaglia che lo Stato intende dare al movimento anarchico. La repressione, le condanne, i decenni di carcerazione, però, non basteranno né potranno mai portare ad una resa: inevitabilmente, la nostra passione per la libertà è più forte di ogni autorità.

Continuiamo la lotta con determinazione, sosteniamo tutte le iniziative anarchiche e rivoluzionarie in solidarietà con Alfredo Cospito in sciopero della fame da oltre 70 giorni, con Ivan Alocco dal 22 dicembre nuovamente in sciopero della fame al fianco di Alfredo e con tutti gli anarchici e i rivoluzionari imprigionati.

La registrazione della trasmissione di Radio Onda d’Urto: 

Fonte: lanemesi.noblogs.org