Spagna: Libertà per Lisa! Libertà per tutti!

Il 13 aprile 2016, i Mossos d’Esquadra, in collaborazione con la polizia tedesca, hanno effettuato delle perquisizioni in tre abitazioni private a Barcellona, culminate con l’arresto di due donne con l’accusa di aver effettuato un esproprio bancario di una filiale della Pax Bank (di proprietà del Vaticano), ad Aquisgrana, in Germania. Il processo si è concluso con l’assoluzione di una delle due donne e la condanna a 7 anni e mezzo di prigione per Lisa, attivista nelle lotte anarchiche, femministe e antirazziste di Barcellona.

Dopo essere stata rinchiusa per due anni e mezzo nelle carceri spagnole e poi in quelle tedesche, il 21 dicembre Lisa è stata estradata nuovamente in Spagna, ed è al momento detenuta nella prigione di Soto del Real, rinchiusa in una cella per 21 ore al giorno, e con tre ore d’aria in cortile, completamente sola. Oggi siamo qui perchè vogliamo accorciare le distanze e rompere questo isolamento che cerca solo di indottrinare, punire ed annullare.

Siamo qui per difendere i nostri sogni di emancipazione offensiva, che distruggono il modo di vivere che ci hanno imposto. Siamo qui perché l’espropriazione di coloro che rubano a chi non possiede nulla, che sfrattano, che distruggono la terra a beneficio delle lobby, che ci allontanano dalle nostre città, non dovrebbe essere considerato un crimine, ma un atto poetico di resistenza contro il massimo esponente del capitalismo violento: le banche. Siamo qui perché vogliamo che a Lisa giunga quell’abbraccio che i muri ostacolano e quella rabbia che s’infiamma contro tutto ciò che racchiude il nostro modo di pensare. Le inviamo un umile saluto ribelle, e sotto forma di azioni, gesti e parole tutto il nostro amore e il nostro affetto complice.

Ma la situazione di Lisa non è un caso isolato. Attualmente, ci sono milioni di donne, e altre identità dissidenti , detenute, che subiscono quotidianamente il peso del sistema carcerario e gli abusi che si verificano in esso. Dove si viene sottoposti a una duplice condanna: giudiziaria, ma anche sociale e morale, per aver contestato il ruolo che ci è stato assegnato.

Siamo qui per mettere in discussione l’intero sistema penitenziario, penale e punitivo in cui viviamo, e che rifiutiamo. E’ stato dimostrato in molti casi che queste strutture hanno la loro ragione di esistere ed esistono solo in difesa degli interessi economici e politici di coloro che beneficiano del potere.

Siamo qui per rendere tutto questo visibile e perché non vogliamo consentire a queste mura di tenerci separati dal nostro popolo, né da tutti coloro che combattono e che portiamo sempre nel nostro cuore.

Per tutti questi motivi e per molti altri ancora, non ci fermeremo finché tutte le sbarre e tutte le mura non cesseranno di esistere.

FINCHE’ OGNI PRIGIONE NON SARA’ DISTRUTTA!

LIBERTA’ PER LISA! LIBERTA’ PER TUTTI!

Fonte: Anarquia.Info

Traduzione (dallo spagnolo): Inferno Urbano